“… ti invito a gran voce,
ma tu devi uscire alla luce del sole,
devi farti coraggio
e uscire dall’oscura caverna del tempo,
delle vecchie abitudini, uscire dal tuo lungo, lungo sonno…”
Osho
La meditazione è uno stato di non-mente, uno stato di pura consapevolezza, priva di contenuti.
Quando raggiungi uno stato di meditazione la consapevolezza scende in profondità dentro di te, lentamente, donandoti un effetto di calma interiore, di spazio, di trasparenza, di quiete; nulla dentro di te si muove e sei in pieno contatto con la dimensione naturale del tuo essere, con la tua vera ed ultima essenza.
Forse il movimento che fai solitamente e di cui non sei consapevole, è quello di credere di essere la tua mente. Essa è continuamente piena di pensieri, preoccupazioni, ansie per il domani, desideri, ricordi, ambizioni. La mente è sempre in funzione e continua incessantemente a rimuginare.
Si può giungere alla meditazione solo mettendo la mente da parte, osservando il dipanarsi del processo mentale senza però identificarsi con esso.
Esattamente come un osservatore su un binario può guardare un treno in corsa che gli passa dinanzi agli occhi senza salirci su, allo stesso modo tu puoi osservare il flusso di pensieri della tua mente da spettatore esterno e consapevole, senza lasciarti trascinare dal suo vortice frenetico.
La meditazione è proprio questo: la consapevolezza di non essere la tua mente.
Questo non significa che la mente sia qualcosa di negativo da rinnegare anzi, essa è particolarmente utile allo svolgimento di moltissime attività quotidiane di vita, ma è possibile imparare ad utilizzarla quando ne hai necessità, mantenendo un sano distacco identificativo con essa.
Tu già conosci lo stato meditativo, lo hai vissuto in passato, probabilmente da bambino quando la mente non aveva ancora preso il sopravvento su di te. Lo hai solo dimenticato. Quando incontrerai di nuovo lo stato meditativo lo riconoscerai.
Mi piace pensare a questa riscoperta come ad uno scavare per ritrovare una sorgente che ti appartiene, alla quale abbeverarti tutte le volte che ne senti il bisogno.
Ti propongo adesso una piccola meditazione molto semplice, basteranno solo 10 minuti ogni giorno…
Quando ti svegli al mattino senza aprire gli occhi, semplicemente portati dalla posizione supina a quella eretta, seduto con le gambe incrociate, le mani appoggiate alle ginocchia con i palmi rivolti verso l’alto. Il momento del risveglio è un momento molto fertile per meditare poiché quando esci dal sonno sei molto ricettivo, non sei molto mentale e ti sarà più facile raggiungere lo stato meditativo.
A questo punto sempre ad occhi chiusi, comincia a focalizzare la tua attenzione sul tuo respiro inspirando ed espirando con il diaframma. Quando inspiri immagina che una luce portatrice di calma e quiete entri dalla tua fronte per attraversare tutto il tuo corpo; quando espiri immagina di lasciar andare tutte le tensioni e le preoccupazioni.
Pian piano, lentamente, porta l’attenzione al tuo corpo, a partire dalla punta dei piedi e prenditi tutto il tempo per restare con ogni singola parte del tuo corpo, (risalendo ai polpacci, alle cosce, ai glutei, l’addome, il torace, le braccia, le mani, il collo e la testa) e respirando profondamente mentre sei intimamente connesso e consapevole di ogni parte.
Non tralasciare nessuna parte del tuo corpo, dai importanza ad ogni parte e accorgiti di eventuali tensioni o fastidi che provi mentre procedi nello screening completo.
Quando e se ti rendi conto di sentire dolori o tensioni, semplicemente SENTILE e RESPIRA profondamente, focalizzando la tua attenzione su di esse. Continua a respirare mantenendo il contatto consapevole con la parte del corpo in tensione, probabilmente dopo qualche respiro la tensione tenderà ad alleviarsi.
Se nel corso di questa meditazione di consapevolezza del tuo corpo dovessi venire distratto dalla tua mente e quindi da pensieri, preoccupazioni, ansie sulla giornata o sul futuro, ricordi, etc., semplicemente accorgiti di ciò e senza giudicarti, con delicatezza e fermezza torna nuovamente al tuo respiro, l’àncora di salvezza per non identificarti con la tua mente.
Quando ti sarai preso il tempo per stare con ogni parte del tuo corpo, sii consapevole di esso per intero, del tuo corpo compatto ed integro, intimamente connesso a te. Ringraziati per esserti concesso di sentirlo così profondamente e porta con te la consapevolezza del tuo corpo durante la giornata.
A questo punto apri gli occhi.